Regole 2025 per l’Area Marina Protetta “Capo Caccia – Isola Piana”: Attività, Limitazioni e Autorizzazioni.

L’Area Marina Protetta “Capo Caccia – Isola Piana” rinnova per il 2025 il Disciplinare Attuativo che definisce le modalità per lo svolgimento delle attività consentite, nel rispetto della zonazione e della tutela ambientale. Il documento, valido per l’intero anno, stabilisce regole dettagliate per attività nautiche, turistiche, subacquee e di pesca, aggiornate con approccio adattivo.

La sorveglianza nell’area marina protetta è effettuata dalla Capitaneria di Porto competente, dal Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale della Regione Autonoma della Sardegna, nonché dagli organi di polizia dell’Ente locale territorialmente competente quali Polizia Locale e Compagnia Barracellare, in coordinamento con il personale del soggetto gestore che svolge attività di servizio, controllo e informazione a terra e a mare. 

 L’AMP è suddivisa in Zone A (massima tutela), B e C, ciascuna con regimi specifici di accesso e attività consentite.

Attività vietate: In tutta l’AMP è vietato lo scarico di liquami o rifiuti in mare, l’uso improprio di segnali acustici, l’uso di moto d’acqua e la pesca subacquea.

Immersioni e snorkeling: Consentiti solo in zone B e C con autorizzazione, entro specifici limiti di orario, numero di partecipanti e distanza dal punto d’ormeggio. Immersioni nelle grotte solo con brevetti speciali.

Navigazione da diporto: Consentita solo in zone B e C con limiti di velocità e restrizioni nei pressi della costa. Vietata in zona A.

Trasporto passeggeri e visite guidate: Consentiti con autorizzazione e obbligo di registro. Limiti numerici stringenti: 2 autorizzazioni per le linee grotte, 3 per le escursioni giornaliere, 10 per le visite guidate.

Noleggio e locazione nautica: Consentiti solo in zone B e C, con massimo 20 unità autorizzabili per noleggio e 4 per noleggio occasionale.

Pesca professionale: Solo piccola pesca costiera in zone B e C, riservata ai residenti con requisiti storici (impresa registrata entro il 2002). Vietata la cattura di specie protette e l’uso di attrezzi impattanti.

Ormeggio e ancoraggio: Consentiti solo in specifiche aree e con autorizzazione. L’ormeggio deve avvenire su gavitelli assegnati, mentre l’ancoraggio è vietato sui fondali sensibili (Posidonia e coralligeno).

Autorizzazioni: Tutte le attività regolamentate sono subordinate al rilascio di apposita autorizzazione, spesso soggetta a procedura selettiva e criteri ambientali.

Il Disciplinare rappresenta uno strumento fondamentale per la conservazione dell’ecosistema marino e per garantire una fruizione sostenibile delle risorse naturali dell’area.